Fonte: ilmattino.it
di Anna Maria Boniello
L’istituto di Anacapri di scuole superiori dedicato ad Axel Munthe è stato riconosciuto e registrato dall’Istituto Svedese per gli scambi culturali come l’unico istituto scolastico in Italia nel quale si insegna la lingua svedese. Svezia e Anacapri, si rinnova l’antico legame.
Nell’isola che venne eletta dal medico scrittore svedese Axel Munthe a sua patria d’adozione, infatti, l’Istituto risulta essere uno delle 27 scuole superiori in Europa, al di fuori della Scandinavia, dove gli studenti, imparano la lingua svedese insieme a quelle di paesi come: Germania, Francia, Russia, Islanda, Paesi Baltici, Ucraina e altri.
A seguito di tale riconoscimento, il direttore dell’Istituto Svedese, Lars Bergman, ha inviato alla scuola anacaprese una grossa scatola contenente preziosi libri per la didattica della lingua e per la conoscenza della Svezia (materiali iconografici, di storia e geografia, di cultura, tradizioni popolari e itinerari naturalistici) che saranno conservati nella biblioteca scolastica dell’istituto anacaprese, che porta con orgoglio il nome del medico intellettuale che visse nel secolo scorso ad Anacapri, dove già esiste un museo a lui dedicato.
L’Istituto offre anche borse di studio e proposte di soggiorno-studio a luglio e agosto in una scuola di Haparanda nel nord del paese.
Il corso di lingua svedese, arrivato al quarto anno, nacque nel novembre 2019 da una proposta del professore Enrico Gargiulo e dall’interesse della preside professoressa Antonella Astarita, sempre impegnata all’acquisizione da parte degli studenti di valide competenze nelle lingue straniere. La dirigente ne annunciò l’inizio il 31 ottobre 2019 in occasione delle celebrazioni in onore di Axel Munthe per i 70 anni dalla sua morte e per i 90 anni dalla pubblicazione del suo famoso romanzo “La storia di San Michele“, che tanti turisti amanti della natura e della civiltà classica ha attirato sull’isola di Capri e alla villa-museo di San Michele.
In quella occasione la nipote del medico-scrittore, Katriona Munthe, espresse il suo plauso per l’iniziativa e prospettò la possibilità che alcuni studenti più bravi potessero essere ospitati nella casa natale del suo antenato a Oskarshamn in Svezia.