Fonte: ilmattino.it
di Mariano Della Corte
Un incontro su legalità e bullismo quello tenutosi stamane presso il cinema Paradiso di Anacapri, patrocinato dal Comune di Anacapri e organizzato dal presidente del consiglio d’Istituto Vincenzo Ruggiero, insieme alla preside dell’Istituto Superiore Axel Munthe di Capri Letizia Testa. Il dibattito aperto su legalità e bullismo ha visto protagonisti gli alunni della Scuola Superiore dell’isola con un ospite d’eccezione: il Comandante Alfa del GIS (Gruppo d’Intervento Speciale) dell’ Arma dei Carabinieri.
A portare i saluti istituzionali, ad apertura dell’incontro, il neosindaco di Anacapri Alessandro Scoppa, insieme ad alcuni membri della nuova giunta. Scoppa ha salutato gli alunni e i docenti, dichiarando di voler instaurare un dialogo aperto con i nuovi cittadini di domani, in continuità con quanto fatto dalla precedente amministrazione di Anacapri, che è riuscita a legare in un solo plesso tutte le scuole superiori dell’isola. Successivamente ha portato i saluti, a nome del plesso scolastico Axel Munthe, la preside Letizia Testa che, nel salutare anche le forze armate presenti in sala, ha sottolineato il valore della legalità e della lotta al bullismo insegnato alle giovani generazioni, testimoniato dall’esempio di vita del Comandante Alfa. A presentare l’ingresso del Comandante è stato Vincenzo Ruggiero che ha parlato della fondazione del GIS nel lontano 1978 per opera dell’allora ministro degli interni Francesco Cossiga, con l’intento di affiancare un gruppo operativo alle investigazioni anti-terrorismo.
Il Gruppo di Intervento Speciale dell’Arma dei Carabinieri diventa la punta di lancia dell’Arma per missioni ad alto rischio, contro il terrorismo, liberazioni ostaggi, cattura dei più pericolosi criminali, in azioni in Italia e all’estero. Il leader di questo reparto viene ribattezzato dai suoi uomini “Comandante Alfa”, un militare obbligato ad indossare il mefisto nero, che crede decisamente nella lotta per la libertà e la democrazia al servizio delle istituzioni. Una vita straordinaria la sua, vissuta nell’ombra e sconosciuta ai più, e per questo incredibile. L’incontro è entrato nel vivo con l’ingresso del Comandante Alfa, dopo la visione di un video che ripercorreva le sue azioni. Un curriculum di tutto rispetto, che va dalle operazioni sia sul teatro medio-orientale che sul territorio nazionale con le missioni più delicate e rischiose della storia d’Italia degli ultimi decenni. Il comandante ha raccontato della sua esperienza di vita, partendo dagli anni in cui appena 17enne decise di intraprendere la scelta di abbracciare l’Arma, scegliendo la via della legalità, pur provenendo da un contesto difficile e ricco di insidie come quello di Catelvetrano nel profondo sud della Sicilia. Il comandante ha raccontato ai giovani della sua carriera entusiasmante, della sua battaglia per la legalità, passando per diverse esperienze sul campo in più missioni antiterroristiche in Italia e in contesti di guerra internazionale dall’Afghanistan, all’Iraq, all’ex Jugoslavia al Medio Oriente. Un percorso iniziato presso i parà toscani, quando Cossiga istituì il reparto per combattere il terrorismo in Italia ed in contesti internazionali. Un’esperienza che ha voluto raccogliere in tre libri: “Cuore di rondine”, “Io vivo nell’ombra” e l’ultimo “Missioni Segrete” editi per Longanesi, che viene invitato a presentare in tutta Italia con dibattiti pubblici nelle scuole. Ha dichiarato il comandante ai ragazzi di Capri: «La legalità è libertà di movimento, senza paura di essere arrestato, se si vive nella legalità non si deve temere nulla. Molte persone connesse alle mafie hanno vissuto, ed alcuni vivono tuttora in piccole buche, senza potersi muovere, non sono liberi di nulla. Se non commetti reati, puoi fare ciò che ti pare nella vita e arrivare ovunque, la mia esperienza ne è un esempio». Ha esortato infine i ragazzi a credere nei loro sogni, a non richiudersi nella tecnologia e non cadere nelle droghe e nell’alchool, di ascoltare i consigli di familiari e insegnati, ricordando l’esempio di rettitudine di suo nonno Ciccio, raccontato anche nei suoi testi. Queste le sue parole: «Ho fatto tanti errori nella vita, mi sono perfino finto pazzo, ma poi alla fine ce l’ho fatta, se sono riuscito io, potete riuscire anche voi, perché non avevo nulla più di voi. Se ascoltate i consigli dei vostri cari, se credete nei vostri sogni ce la farete».
Il Comandante ha annunciato infine il suo prossimo obiettivo, ovvero l’apertura di una scuola d’istruzione per le forze armate a Roma nord, dove formare dei giovani entusiasti, mossi dal senso della legge e dello Stato. Al termine il Comandante Alfa ha posato per alcune foto ricordo con il sindaco Scoppa, la preside Testa ed i ragazzi dell’Istituto, firmando alcuni dei suoi libri, il cui ricavato è devoluto ad ospedali pediatrici in tutta Italia.