Anna Maria Boniello. Capri – L’avviso che domenica sera è stato affisso alle biglietterie degli aliscafi di Marina Grande che annunciava aumenti delle tariffe a partire da lunedì mattina ha suscitato un coro di polemiche da parte degli utenti. La protesta è dilagata subito sul web, dove venivano avanzate iniziative di protesta, anche perché gli aumenti in alcuni casi superavano i due euro a corsa. Nelle prime ore della mattinata di ieri, dopo che la notizia era arrivata anche in Comune, dove il Sindaco Ciro Lembo lamentava di non essere stato informato dell’aumento e dichiarava che avrebbe chiesto immediatamente spiegazioni ai responsabili delle compagnie, la polemica è stata smorzata dalla notizia che gli importi eccessivi degli aumenti segnalati sul quel volantino erano dovuti ad un grossolano errore effettuato durante la compilazione. Ma anche se l’aumento dei biglietti per i residenti nelle isole del golfo non supera i cinquanta centesimi a corsa, il malumore continua a serpeggiare tra quella larga fascia di utenti che percorre le vie del mare e tra tutti i cittadini che risiedono nelle isole, che ancora una volta affermano di sentirsi penalizzati, anche se, secondo quanto dichiarato negli ambienti delle compagnie di navigazione dell’ACAP, non si può parlare di un vero e proprio aumento, ma solo di un adeguamento delle tariffe. Sul caso è intervenuto il direttore generale dell’Acap, l’Associazione Cabotaggio Armatori Partenopei, Salvatore Ravenna : “non è stata apportata nessuna modifica alle tariffe in vigore – precisa l’avvocato Ravenna per evitare ogni polemica – ma è stato semplicemente introdotto l’adeguamento tariffario previsto obbligatoriamente dalla legge regionale che impone alle società che esercitano servizio pubblico di trasporto – conclude Ravenna – di adeguare all’inizio di ogni anno le tariffe all’indice programmato dall’Istat.” Stessa spiegazione è arrivata dagli ambienti regionali che fanno riferimento ad una legge risalente agli anni ’90 che consente automaticamente alle società che esercitano trasporto pubblico di adeguare all’inizio di ogni anno le proprie tariffe, secondo l’indice Istat. A partire da ieri quindi cambia il costo del ticket e per quanto riguarda Capri subisce un aumento di 10 centesimi da 5.40 euro a 5.50 sulle 8 corse definite osp, cioè obbligo di servizio pubblico, mentre sull’unica corsa di servizi residuali, sulla quale non interviene la Regione in partenza dall’isola alle 15.25, il costo del biglietto passa da 5.50 euro a 6.00 euro. Diversa e l’aliquota che scatta per i non residenti i cui biglietti passano da 17.30 euro a 17.60 per gli osp e per la corsa residuale da 18.70 a 19 euro, trenta centesimi in più per entrambe le corse. E mentre si discute dei nuovi prezzi dei biglietti da Federalberghi è partita una nuova protesta: quella della problematica delle passerelle di sbarco degli aliscafi. Il presidente di Federalberghi Sergio Gargiulo ha dato mandato al legale dell’associazione di inviare un esposto alle autorità marittime dove segnala le numerose lamentele che sono state avanzate da parte di associati e turisti che hanno incontrato difficoltà a sbarcare dagli aliscafi a causa della forte pendenza delle passerelle che vengono utilizzate sul porto di Capri.