Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Diritto alla mobilità per i capresi e quota posti riservata ai residenti. L’amministrazione comunale di Capri scrive alla direzione generale mobilità della Regione Campania “per richiamare l’attenzione delle compagnie di navigazione affinché siano rispettati gli accordi intrapresi ed assicurato il diritto costituzionalmente garantito alla mobilità”. Nella nota sottoscritta dal vicesindaco di Capri Roberto Bozzaotre sono stati lamentati, “episodi e condotte in contrasto con il diritto alla mobilità dei cittadini residenti sull’isola di Capri e, in particolare, disagi per un episodio avvenuto l’altro pomeriggio, con la corsa di aliscafo delle ore 16.30 di martedì che non avrebbe garantito a tutti i passeggeri la possibilità di imbarcarsi da Capri alla volta di Napoli. “Disagi enormi – ha messo in evidenza il vicesindaco di Capri – per gli utenti che avevano necessità di spostarsi a Napoli per prendere treni ed aerei che erano stati preventivamente prenotati”. Va anche detto, infatti, che non potendo partire alle 16.30 dall’isola con direzione la terraferma, l’attuale piano orari di collegamenti marittimi, prevede, poi, un “buco” con la prima successiva possibilità di raggiungere la terraferma, un’ora e mezza, dopo con il traghetto, la cosiddetta “nave lenta” alle ore 18 o un’ora e quaranta minuti quando a levare le ancore è l’aliscafo delle ore 18.10. Inoltre nella missiva il vicesindaco di Capri Roberto Bozzaotre ha tenuto a sottolineare la necessità di “assicurare la mobilità della popolazione residente e che proprio per evitare disagi è tuttora vigente un accordo stipulato tra la Regione Campania, le amministrazioni comunali di Capri e Anacapri e le compagnie di navigazione”. Un accordo che, come scrive Bozzaotre dispone di “conservare almeno quaranta posti per i residenti fino a quindici minuti dalla partenza”.