Fonte: Il Mattino.it
di AnnaChiara Della Corte
Una giornata omaggio all’antico borgo di Santa Teresa, l’area seicentesca dell’isola di Capri che la scorsa domenica si è animata all’insegna della solidarietà e dell’amore per le tradizioni, quelle tipiche dei luoghi dove ci si saluta ancora per nome, dove le architetture comunicano una storia di cui sentirsi parte, e in cui ritrovare il senso di comunità. Si è iniziato di buon mattino con la Banda folkloristica Scialapopolo e uno spettacolo per i più piccoli con clown e prestigiatori, poi spazio all’artigianato locale. Dalle 12.30 fino alle 17 ci si è dedicati all’approfondimento culturale con visite guidate a cura di AGIC ( Associazione Guide dell’Isola di Capri), per riscoprire la chiesa barocca, il suo prezioso maiolicato, il porticato di accesso con volte a botte e scorci panoramici sul golfo di Napoli. Dopo le luci del tramonto, è stata la la volta della buona musica dal vivo, a partire dai ragazzi della scuola musica Kaos Lab, a quella delle migliori band locali, ca va sans dire, Los Truffaldinos e Utopia, da anni colonna sonora dello Yuu Bar, wine bar che primo tra tutti ha puntato sulle potenzilaità di quell’area dell’isola. Qui la titolare Carla Acri e l’esperto di vini Raffaele Gallo hanno ben pensato di dare spazio alle case vinicole del territorio con vigna caprese come Scala Fenicia e Chalet Azzurro, fino poi ad ospitare una variegata offerta di etichette di diversa provenienza per un vero e proprio percorso enogastronomico, accompagnato da una sempreverde minestra maritata a cura dello Chef Marco Russo.
E ancora tante le proposte tipiche dei ristoratori della zona, come Isidoro e Donna Rachele, mentre il Salotto Bohemien si è distinto per una raffinata bruschetta al pomodorino con olio evo Oro di Capri” prodotto tra gli oliveti di Anacapri; il Bistrot Pedro ha preparato del baccalà mantecato , il pub Hangout ha messo in menù un classico hot dog. Direttamente dalla Sanità, la neo-arrivata in zona Santa Teresa, la pizzeria Concettina ai tre santi, ha prepatato montanare con ricotta di bufala e zest di limone. Dulcis in fundo, il Bar Alberto ha deliziato tutti con le classiche bombe alla crema e al cioccolato. Un lavoro corale, tra cibo, musica, storia e tradizioni per una causa benefica: il ricavato della vendita dei biglietti per il percorso enogastronomico sarà infatti devoluto all’Associazione “Capri senza barriere” per l’acquisto di un montascale. L’evento, patrocinato dal Comune di Capri, ha rappresentato un’iniziativa sociale, oltre che solidale, per risvegliare un quaritere in un periodo dell’anno considerato già di ” bassa stagione” e quindi di scarso flusso turistico.Buona la prima dato il riuscito riscontro di pubblico che ha visto contare oltre mille e cinquecento partecipanti.