Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Quattrocento sbarchi in pochi minuti sull’isola azzurra, assembramenti e misure di sicurezza che saltano, il sindaco di Capri su tutte le furie: un fatto gravissimo. Preoccupante primo giorno della fase due, rinominata fase uno bis sulla terra dei Faraglioni, con circa quattrocento persone che hanno messo piede sul porto di Capri, in meno di un’ora, provenienti dai mezzi che avevano salpato di buon mattino dai moli di partenza di Napoli, Castellammare e Sorrento. Sulla piccola banchina isolana si sarebbero verificati assembramenti, considerati pericolosi, nonostante la presenza delle forze dell’ordine pronte e schierate per far rispettare le indicazioni dettate dalle ordinanze regionali e dai piani di sicurezza che il comune di Capri aveva realizzato in prossimità delle biglietterie di funicolare e degli aliscafi per l’accesso sia al molo principale che a quello della Banchinella. Un game over, dunque, del sistema nel giorno dell’esordio delle nuove disposizioni regionali che il sindaco di Capri Marino Lembo e l’assessore ai Trasporti Paola Mazzina hanno immediatamente evidenziato inviando già ieri mattina una dura nota di protesta al Governatore della Campania Vincenzo De Luca. Una missiva che è stata inoltrata anche al Prefetto di Napoli, all’Unità di Crisi della Regione Campania, alle compagnie di navigazione ed alle Capitanerie di Porto di Napoli, Castellammare, Sorrento e Capri. Mancanza di distanziamento sui natanti che ha dato luogo ad una promiscuità a bordo tra i passeggeri denunciano dall’amministrazione comunale di Capri con documentazione anche fotografica – in palese contrasto con tutte le misure di sicurezza richieste dai provvedimenti nazionali, regionali e locali. Ed è venuta meno poi qualsiasi collaborazione anche in banchina al momento dello sbarco da parte del personale delle compagnie di navigazione. Al primo banco di prova, dunque, il meccanismo è andato in tilt e dai vertici comunali isolani si attendono immediati interventi per evitare che questa mattina vada in onda un pericoloso bis. Non è stato possibile mantenere tutte le misure di sicurezza imposte dalle ordinanze regionali e comunali dicono dal comune di Capri anche perché è stato divulgato ufficiosamente il 7 maggio un nuovo piano orari sulla tratta Capri-Napoli senza nessuna condivisione con l’amministrazione comunale così come era avvenuto fino allo scorso mese di aprile. Gli accorgimenti che erano previsti dall’amministrazione comunale per mantenere le distanze, sul molo di Marina Grande, con una meticolosa segnaletica orizzontale realizzata nei giorni precedenti, sono stati vanificati e, secondo i vertici comunali isolani, con questa frequenza di sbarchi si creano assembramenti che è impossibile evitare, nonostante i controlli delle forze dell’ordine. Indignazione e preoccupazione, dunque, per le scene viste e documentate ieri che mettono a serio rischio l’impegno messo in campo dall’amministrazione e da tutta la comunità per assicurare il massimo della sicurezza sul territorio. Per evitare una sgradita replica il sindaco di Capri e l’assessore ai collegamenti marittimi chiedono l’aumento dei collegamenti marittimi verso Capri solo previa accordo con l’amministrazione comunale e con distanziamento degli orari. Inoltre dal palazzo municipale che ha sede in piazzetta viene chiesto alle Autorità dei porti di Napoli, Castellammare e Sorrento di effettuare severi controlli sui passeggeri che si imbarcano verso Capri e di verificare ed assicurare il rispetto della percentuale massima di capienza dei natanti rispetto alle misure indicate nei provvedimenti statali e regionali. Occhio, infine, rispetto alla scelta stessa dei mezzi che si mettono in mare. Chiediamo si legge nella loro missiva – che venga anche valutata l’opportunità di impiegare natanti che possano assicurare tale esigenza.