Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Dissalazione delle acque del mare di Capri? “Magari in futuro, ma è più urgente ripristinare le tubazioni sottomarine tra Sorrento e Capri e recuperare l’acqua piovana”. Dopo l’emergenza idrica che l’altra settimana è costata un sabato nero all’isola azzurra, con i rubinetti completamente a secco, il comune di Anacapri ha condiviso anche via social attraverso i propri canali web istituzionali, un nutrito documento inviato a Regione, Prefettura, Gori, Ente d’ambito ATO – Servizi idrici. Una relazione dove si illustrano gli step e si pongono gli obiettivi per il futuro sull’isola azzurra, distinguendo una prima parte dedicata alla “sensibilizzazione nei confronti della popolazione coinvolta volta all’attuazione di pratiche e comportamenti virtuosi finalizzati ad un uso più rigoroso della risorsa idrica” e a seguire l’adozione di un “vademecum delle azioni e buone pratiche finalizzate al risparmio idrico potabile ed alla riduzione dei consumi”. Inoltre a completare la relazione “la responsabilizzazione della cittadinanza rispetto all’emergenza”, le “osservazioni sulle proposte emerse nell’incontro in “Prefettura” e le richieste. “Prima di pensare ad un desalinizzatore – si legge nella relazione – si devono innanzitutto mettere in campo le risorse necessarie ad evitare sprechi di acqua potabile presenti nella rete di distribuzione, il recupero, com’è avvenuto per anni, delle acque piovane, e il problema delle piscine sono i primi problemi da affrontare congiuntamente al ripristino delle tubazioni sottomarine presenti tra Sorrento e Capri”. Secondo l’amministrazione comunale di Anacapri guidata dal sindaco Franco Cerrotta “unico obiettivo degli interventi che riguardano le risorse idriche è la realizzazione di un modello ‘virtuoso’ di gestione delle stesse, riducendo i consumi, recuperando gli sprechi e le perdite nella rete di distribuzione della risorsa”.