di Massimo Lionetti
L’universo dell’Asd Anacapri regala agli albi un’altra bella storia da raccontare. É quella dei giovanissimi provinciali Under 15 allenati da Fabrizio De Gregorio e da Danilo Fiorentino.
Fabrizio, diversi anni fa aveva perso gli stimoli per continuare a coltivare questa sua passione, quando però sulla sua strada è capitato il gruppo di ragazzi con i quali lavora e soprattutto si diverte, ancora oggi le cose sono cambiate.
Fabrizio ci racconta nel modo che segue la crescita del gruppo di cui è prima di tutto un educatore e poi, eventualmente, allenatore. “Ho iniziato ad allenare il gruppo di ragazzi che dirigo adesso alcuni anni fa. Dapprima i risultati non erano dei migliori, ed i ragazzi, tutti nati nel 2007 erano pochi e poco motivati. Abbiamo invertito la tendenza stimolando i ragazzi con allenamenti più coinvolgenti ed il gruppo si è allargato numericamente in modo esponenziale. Da quest’anno abbiamo aggiunto anche qualche 2008.Questo è stato il primo momento importante in quanto abbiamo capito che il calcio è stato veicolo di aggregazione e non il contrario come spesso avviene. Sono iniziati ad arrivare i risultati anche sul campo e siamo arrivati in finale in un torneo importante a Vasto perdendo solo con il Club Napoli, la squadra del portiere Donnarumma. Dopo la pandemia abbiamo dovuto lavorare sulle motivazioni, ma abbiamo subito imboccato la strada giusta ed i risultati sono continuati ad arrivare. La settimana scorsa abbiamo battuto l’Olimpia Club seconda in classifica. É stato un risultato che ci ha riempito d’orgoglio. Ai miei ragazzi chiedo sempre di aiutare il compagno in difficoltà e di incoraggiarsi uno con l’altro. Il nostro modo di fare calcio è quello classico dell’Asd Anacapri, passaggi corti, triangolazioni, gioco semplice. Il mio credo si basa sul concetto di gruppo e di collettivo, solo con questi fattori si ottengono risultati e si esaltano, eventualmente, le invidualita’ più dotate. La continuità tecnica è importante ed a tal proposito ringrazio Rudy Perelli. Il suo arrivo ha fatto si che cambiasse il nostro modo di pensare. Noi istruttori siamo in continua evoluzione e siamo facilitati dai metodi che propone. D’altronde la storia parla chiaro. Va senza dubbio ringraziato il preparatore atletico Vincenzo Federico che mette a disposizione di tutti la sua grande professionalità. Di questo gruppo mi sento un fratello maggiore e credo che i ragazzi mi abbiano dato, a livello emozionale, molto più di quanto io abbia dato a loro”.