Anna Maria Boniello. Capri – Sull’incidente in mare che si è verificato giovedì scorso a bordo dell’aliscafo Zenit che è rimasto fermo a causa di un’avaria provocata da un principio d’incendio, scende in campo Federconsumatori Campania. L’associazione, che si batte per la tutela dei diritti di utenti, ha inviato ieri sull’isola un documento che è stato distribuito sia alla popolazione che ai passeggeri che si trovavano a bordo. Cinquantasette persone che giovedì mattina, con condizioni di mare non proprio ideali, si sono trovate al centro di un episodio che fortunatamente si è concluso positivamente anche grazie al pronto intervento del personale dell’equipaggio e al sangue freddo degli ufficiali in mare che hanno saputo fronteggiare l’emergenza e da terra in particolare le capitanerie di porto che hanno inviato in quel tratto di mare due motovedette, l’idroambulanza ed altri natanti che si trovavano in zona. Dopo tre ore di navigazione l’aliscafo con un solo motore, scortato dalla capitanerie di porto, ha ormeggiato al Molo Beverello di Napoli, dove finalmente i passeggeri impauriti sono sbarcati nello scalo marittimo napoletano. Da qui la denuncia alle autorità competenti di Federconsumatori, che chiede per conto dei passeggeri rimborso e danni, ma soprattutto ha avanzato la richiesta di istituire un tavolo di partenariato per riscrivere la carta dei servizi e comportamentale di tutte le linee marittime che navigano nel golfo di Napoli. Una volontà espressa dall’associazione campana che da oltre vent’anni si batte per la difesa dei diritti dei consumatori, ed ha già avviato su specifici argomenti campagne informative sia a livello locale che nazionale ed europeo. Nella nota inviata ieri sull’argomento navigazione nel golfo Federconsumatori ha ribadito un concetto che va portando avanti da tempo, denunciando che “stiamo passando da un monopolio di Stato, che ha garantito i diritti inalienabili di mobilità, ad un monopolio privatistico privo di regole per l’utenza ed i cittadini. E La vicenda dell’incidente dello Zenit ha suscitato le polemiche che probabilmente potrebbero trovare ospitalità anche in aule giudiziarie. A dare il via è stato il Sindaco di Anacapri Franco Cerrotta che ha chiesto una relazione tecnica agli organi competenti sull’accaduto, ponendo alcuni interrogativi sulle dinamiche dell’incidente, sino alla paventata class-action da parte di un legale del foro napoletano che ha informato i passeggeri sui diritti che potevano rivendicare legati al risarcimento di danni, a partire dal ritardo accumulato o ad un danno alla salute sotto varie forme, disturbo, ansia generalizzata, senso di soffocamento, affaticamento, cardiopalma, tachicardia, crisi di panico. Tutti elementi questi che possono dar vita ad un’azione di classe che può essere esercitata personalmente o attraverso associazioni e comitati. Ed ora che a scendere in campo è Federconsumatori, l’ipotesi diventa sempre più probabile. Nel documento dell’associazione napoletana annuncia che i suoi sportelli forniscono assistenza e consulenza gratuita a tutti i cittadini e nel caso specifico di Capri l’azione di Federconsumatori ha già registrato l’appoggio di Legambiente, l’associazione ambientalista che insieme a Federconsumatori nei prossimi giorni aprirà uno sportello sull’isola proprio per raccogliere esposti e denunce.