Fonte: Il Mattino.it
di Anna Maria Boniello
L’Oro di Capri arriva ad Imola, ospite d’eccellenza del convegno nella rassegna Baccanale: “Antichi uliveti e una nuova idea di olio”. La kermesse che ha preso il via domenica 3 novembre nella prestigiosa sede del Teatro Ebe Stignani Sala del Ridotto al cui interno si è svolta la rassegna “Baccanale” di Imola alla quale ha partecipato l’associazione di ulivisti capresi che ormai è diventata un riferimento ed una realtà non solo nazionale, in virtù del suo modo di fare ricerca e promuovere insieme all’olio anche la tutela dell’ambiente dove crescono gli antichi uliveti. Argomenti che sono stati discussi in una tavola rotonda moderata dalla giornalista Laura Giorgi che ha coordinato la mattinata di lavori partendo dai saluti delle autorità locali quali: assessore ai lavori pubblici centro storico e attività produttive del Comune di Imola, Pierangelo Ruffini; Lara Malavolti Presidente di Slow Food Emilia-Romagna e Antonio Puzzi, Referente Nazionale di Slow Food Italia per l’Emilia-Romagna. Il primo focus è stato imperniato sull’esperienza de L’Oro di Capri, con interventi del vicepresidente dell’associazione L’Oro di Capri, Vincenzo Torelli ed Angelo Lo Conte, Presidente di Slow Food Campania e direttore del progetto del recupero identitario e della tradizione rurale di Anacapri.
I due esperti hanno parlato dell’esperienza di rigenerazione della coltura dell’olivo e dell’olio ad Anacapri attraverso il coinvolgimento dei bambini, delle scuole e della comunità tutta, con progetti organici a lungo raggio che hanno avuto una forte ricaduta sul ciclo intero di produzione delle olive e dell’olio, investendo anche il paesaggio, la tutela della biodiversità e la sensibilizzazione alla sostenibilità. Argomenti importanti che sono stati molto apprezzati dai partecipanti del convegno di Imola, che provenivano da altri territori italiani ricchi di uliveti, infatti, il secondo focus è stato incentrato sul tema “Il ritorno dell’ulivo nel Ducato di Parma e Piacenza” con interventi di Mauro Carboni, Presidente dell’associazione “l’Olio del Ducato” e Gianpaolo Bononi, produttore piacentino di olio extravergine bio. In questa seconda fase si è parlato di come i cambiamenti climatici abbiano permesso via via di far riaffermare l’olivicoltura in un’area dove essa era scomparsa. Nel terzo ed ultimo focus è stato dibattuto il tema “L’olivicoltura nel territorio imolese” con interventi di Giovanni Bettini di Podere Pratale e Marika Zaganti, Responsabile Aziendale del Frantoio Valsanterno, un frantoio al servizio della comunità locale.
È stato sottolineato che proprio attraverso la grande attività del frantoio Valsanterno che molisce le olive dei piccoli produttori dell’area, destinati all’autoconsumo, come anche degli imprenditori olivicoli che commercializzano nella zona, si è insistito sulla rinascita della produzione olivicola nell’imolese. Una realtà che è diventata sempre più concreta negli ultimi venti anni. Da quest’anno, inoltre, similmente all’esperienza di Capri, anche nell’imolese, attraverso il frantoio Valsanterno, saranno avviati progetti di visita al frantoio e agli uliveti, rivolti ai bambini delle scuole dell’area. Una sinergia quindi si verrà a creare tra gli olivicoltori dell’associazione caprese L’oro di Capri e i loro omologhi di Imola. In conclusione è stato anche discusso dei cambiamenti climatici che in virtù delle forti ed inaspettate piogge hanno fortemente danneggiato gli alberi di olivo e messo a rischio il raccolto. Al termine del convegno nella storica piazza Matteotti di Imola si è tenuto un pranzo degustazione con i ristoratori delle zone dei progetti illustrati durante l’incontro: “Quattro ristoranti raccontano l’olio evo”. Ognuno di loro ha proposto un piatto dove l’olio del territorio fungeva da protagonista. Nomi di locali importanti conosciuti dalle zone di provenienza come: Bistrot La Corale Verdi di Parma Chef: Mario Marini Pappa al pomodoro riccio di Parma con alici e olio Extravergine Bio Incanto Sublime di Giampaolo Bononi. Gastarea Bistrot di Castel San Pietro Terme Chef: Dmitri Galuzin Giardiniera d’autunno all’olio Extravergine di oliva Podere Pratale di Giovanni Bettini con crostino al parfait di fegatini di pollo e mosto cotto. Ristorante Columbus di Anacapri Chef: Roberto Carraturo Pasta e cicerchie con olio Extravergine l’Oro di Capri. Osteria del Vicolo Nuovo di Imola Chef: Federico Savelli Coscette di galletto alla cacciatora con olive e olio Extravergine del Frantoio Valsanterno. A conclusione non poteva mancare il dolce principe dell’isola azzurra proposta dal Ristorante Columbus di Anacapri Chef: Roberto Carraturo la famosa Torta Caprese con olio Extravergine l’Oro di Capri.
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