Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Lavoratori turistici in nero a Capri, blitz della Finanza. Il comando provinciale di Napoli della Guardia di Finanza, nell’ambito dell’intensificazione dell’azione di contrasto all’economia illegale e sommersa, ha effettuato una serie di controlli che hanno riguardato numerose attività commerciali e turistiche tra le isole di Capri e Ischia oltre che a Napoli e Portici. Uno screening che ha interessato in particolare ristoranti, paninoteche e lidi balneari in concomitanza con il mese di agosto, periodo foriero di movimentazione nel terzo settore con boom di presenze, impennata di consumi e di persone che in modalità vacanza effettuano la maggiore quantità di spese ed acquisti. L’isola azzurra, come le altre località vacanziere, infatti, in questi giorni sta registrando il tutto esaurito con dati record in fatto di arrivi di viaggiatori che fanno rotta verso le perle del golfo di Napoli per il loro break estivo, che complice il solleone, si traduce con la presa d’assalto di posti bagnati dal mare e circondati da coste e litorali. I finanzieri del I gruppo Napoli e dei dipendenti reparti di Portici, Ischia e Capri, hanno svolto in questo senso accertamenti mirati con l’obiettivo di constatare il corretto assolvimento degli obblighi in materia di lavoro. La rete di controlli messa in piedi ha consentito alle Fiamme Gialle partenopee di svelare un diffuso utilizzo di manodopera cosiddetta “in nero”, da parte di operatori commerciali del settore turistico. I militari al termine dell’operazione hanno scoperto trentuno lavoratori totalmente ignoti agli enti previdenziali ed assistenziali, la cui prestazione di lavoro non sarebbe stata riconosciuta ai fini assicurativi e pensionistici. E insieme ai controlli sull’isola azzurra, quelli effettuati sulla “cugina” isola verde hanno rilevato che in un ristorante ed uno stabilimento balneare, sottoposto a controlli, venivano impiegati addirittura sedici lavoratori non regolarmente assunti. L’operazione contro il lavoro nero in ambito turistico costa anche la segnalazione per cinque esercizi commerciali all’ispettorato territoriale del lavoro per l’adozione del provvedimento di sospensione. Secondo l’accusa, infatti, gli stessi utilizzavano manodopera irregolare per una percentuale superiore al venti per cento del totale dei dipendenti. Inoltre, per ciascun dipendente non regolarmente assunto, sarà irrogata la cosiddetta “maxi-sanzione” così come previsto dalle disposizioni per le procedure e gli adempimenti a carico di cittadini e imprese e le altre normative in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità.