Riceviamo e Pubblichiamo
Al Sindaco di Capri
Dottor Paolo Falco
Al Prefetto di Napoli
p.c. Alla Stampa nazionale
L’Osservatorio di Capri – formato da imprenditori operanti nel settore del turismo, dell’artigianato e del commercio e da cittadini impegnati in vari settori della società locale – al termine della tornata elettorale evidenzia l’ampio consenso ricevuto dalla Lista Capri Futura nelle Elezioni Amministrative Comunali dell’8 e 9 giugno u.s.: un successo che offre a codesta Amministrazione grandi possibilità di azione e di governo.
L’Osservatorio – impegnato durante la campagna elettorale in un imparziale ruolo di raccordo e di confronto tra le parti in competizione – vuol ribadire che il ruolo dei cittadini non debba e non può limitarsi a delegare in maniera univoca i rappresentanti eletti. In tale ottica si vuole affiancare la Pubblica Amministrazione con segnalazioni, approfondimenti e contributi tesi a rendere attiva e concreta ogni forma di collaborazione tra chi amministra e la società civile nelle sue varie espressioni.
Questo, ovviamente, nel rispetto assoluto delle responsabilità e dei compiti assegnati a chi è stato chiamato a governare.
In tal senso sottoponiamo alla gentile attenzione della SS.VV. alcune considerazioni e indicazioni in merito a quello che riteniamo, oggi, il problema centrale dell’intera nostra economia: i trasporti marittimi.
Nel prendere atto, infatti, del perdurare di una situazione di grave disagio e caos nel settore delle comunicazioni marittime da e per la terraferma, con la conseguente determinazione di situazioni di criticità nelle aree portuali di Napoli e di Capri, nei trasporti pubblici e in vari ambiti e contesti isolani interessati dai flussi di persone, si ritiene opportuno e urgente che la SS.VV. adotti tutte le misure utili a porre fine a quella che è sempre più giusto definire una vera e propria emergenza che crea situazioni rischiose per l’incolumità delle persone, stati di invivibilità e di insopportabile e pericolosa pressione antropica, danni all’intera economia turistica, all’ambiente e al patrimonio storico-naturalistico dell’Isola. Degenerazioni di un fenomeno, quello dell’overtourism, registrate e analizzate a Capri ormai da anni, anche grazie a importanti convegni come quello del Censis, e comuni a molte località turistiche italiane e non. Molte di queste località di fronte alla pericolosità e all’ invadenza del problema hanno intrapreso o stanno adottando provvedimenti utili ad arginare o contrastare il fenomeno.
In particolare ed in attesa di provvedimenti radicali e tesi a una opportuna programmazione all’interno di una strategia, si suggerisce alla SS.VV. di:
- adoperarsi, anche attraverso specifiche deliberazioni consiliari dei due Comuni di Capri e Anacapri, per addivenire alla partecipazione obbligatoria dei rappresentanti dei due Comuni nella formazione annuale dei piani orari regionali che devono tener conto del fondamentale e decisivo parere dei due Enti locali anche nel rispetto del prioritario diritto alla mobilità della collettività isolana. Nel contempo è necessario attivare con la Prefettura, il tavolo tecnico permanente che vede tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti nei monitoraggi e controlli periodici onde evidenziare ed evitare disservizi e disagi a danno della popolazione residente e dei turisti;
– chiedere di rispettare, in maniera puntuale e rigida, l’ancora vigente Ordinanza 99/99 in materia di distanziamento degli attracchi delle navi e dei mezzi veloci nel porto di Capri;
riuscire a definire un piano degli orari che disciplini specialmente la fascia oraria che va dalle ore
9:00 alle 13:00, in maniera da regolare i flussi in arrivo nel porto di Capri, evitando punte di criticità e sovrapposizioni;
fare in modo da evitare, in tutti i piani orari, la possibilità di corse extra o fuori controllo e bloccare lo sbarco abusivo di turisti sullo Scoglio delle Sirene a Marina Piccola;
poter arrivare a concordare e fissare a priori la stazza e la capienza dei mezzi marittimi da impiegare sulle tratte da e per Capri in modo da acquisire una sempre maggiore contezza e controllo del numero effettivo di persone che sbarcano.
Pur coscienti del lavoro che Codesta Amministrazione già sta svolgendo, anche in questo specifico settore, e dei legittimi interessi commerciali e degli armatori privati, riteniamo che il protrarsi di tale situazione stia compromettendo intera nostra economia turistica e che una disciplina dei flussi sia inevitabile e doverosa in rapporto anche ad una previsto aumento del movimento croceristico nel porto di Napoli, della crescita del turismo giornaliero organizzato e non organizzato e della sempre più cospicua presenza sull’Isola di flussi legati a nuove forme di turismo non alberghiero.
Con uno spirito di fattiva collaborazione, si inviano cordiali saluti.
Per l’Osservatorio
Antonio Esposito