Fonte: elledecor.com
Novità da Capri : Punta Tragara , l’ hotel a 5 stelle del gruppo Manfredi Collection, riprogetta alcune delle sue camere. Al design, quindi, l’onore di realizzare un legame emotivo e fisico fra il progetto avveniristico e l’immaginario classico dell’isola. Con i faraglioni a poche bracciate in stile libero, la destinazione in provincia di Napoli ha fatto delle sue terrazze una meta incantevole per il turismo di tutto il mondo. Eppure, al di là dell’outdoor, gli spazi sotto il tetto dell’ospitalità si snodano fra comfort e rivoluzione. Con il tempo che sembra fermarsi di fronte al tappeto marino sempre in movimento, le suite dell’albergo di lusso trovano oggi una nuova veste. Eccole. L’ART Suite , in particolare, è stata riprogettata dall’architetta Giorgia Dennerlein di Loto ad Project . La sua capacità di sperimentare non si è fermata davanti alla sfida di abbinare il progetto contemporaneo alla fotografia classica di una destinazione come Capri. Così, fra l’architettura capace di (re)stare al passo con i tempi e il genius loci straordinario, il paesaggio indoor in cui soggiornare si snoda attraverso tre arcate, si plasma all’interno di pareti che sembrano oltrepassare ogni confine e si apre alla vista di un mare che lascia fluttuare gli ospiti con l’immaginazione. Ma prima di tutto: “massimo comfort”, racconta l’albergo. Il pavimento, una trama di onice venato di azzurro e una striscia di agata blu, ricorda con eleganza le onde del mare che si infrangono sulla costa isolana. Il marmo definisce anche l’espressione materica del bagno, interpretando alcuni elementi del design made in Italy. La promenade fra sculture, arredi e pareti si spiega (anche) fra la vasca e la Bubble Chair di Eero Arnio – seduta iconica del design scandinavo che, in questo contesto, si gode il paesaggio salmastro di un angolo dello Stivale. Il nido sospeso, che fa della trasparenza un tema e un concetto, comunica un grande senso di leggerezza che si sposa con la bellezza del luogo. Siamo in un posto in cui respirare l’eredità di Gio Ponti e quella di Constantin Brancusi (fra maioliche e carte da parati) e, qui, gli ambienti demotici firmati Dennerlein intavolano un dialogo con l’essenza e l’innovazione. E innovazione è pure il letto girevole al centro della suite. Ma l’hotel Punta Tragara , (quasi) pronto per la prossima stagione, fra primavera ed estate 2024 in arrivo, non rinnova solo l’ART Suite. Anzi. Compito della stessa architetta, rivoluzionare gli interni delle Luxury Rooms posizionate all’interno della villa che, un tempo, fu della Contessa Enrica Manfredi. Questa dimora storica è oggi parte dell’hotel: è uno dei tre corpi principali dell’architettura, che vanta un belvedere con sedici camere intitolate Mare Sole . Il lavoro di restyling ha rivoluzionato anche la hall dell’albergo. Oggi, il primo spazio dell’ospitalità è un vestito architettonico che guarda a Le Corbusier e ricorda il progetto degli anni Quaranta. Le stanze private, invece, si estendono su una superficie di 30 metri quadrati ciascuna, diventando destinazioni dove soggiornare è un piacere che supera il senso della vacanza. Gli arredi (alcuni realizzati su misura) e i dettagli sono stati pensati per dialogare con le volte, valorizzare l’architettura della prima metà del Novecento e fare da calamita alla luce naturale che illumina Capri di giorno. Così, l’albergo apre le porte fra compostezza ed eleganza. Non solo. Tutta l’avanguardia che abita le sue pareti lo trasforma in una destinazione futuristica: essere a Capri e osservare il movimento delle onde da un oblò proiettato sul domani.