Fonte: Il Mattino
di Antonino Pane
«Gentili membri del Consiglio di Amministrazione del Porto di Capri, con la presente e-mail desidero comunicare ufficialmente la decisione di dimettermi con decorrenza immediata per motivi personali dalla carica di presidente del Consiglio di Amministrazione del Porto di Capri. È stato per me un onore e un privilegio presiedere il Cda e contribuire al progresso ed allo sviluppo del nostro porto. Tale decisione scaturisce dalla necessità di concentrarmi su questioni personali che richiedono la mia piena attenzione in questo momento e pertanto, essendosi concluso positivamente il processo di in-house providing della gestione del porto turistico, ed avendo recentemente il Cda approvato il lusinghiero bilancio dell’esercizio 2023, mi è sembrato questo il momento più opportuno per comunicarla. Desidero ringraziare ciascuno di voi per la fiducia, la collaborazione ed il supporto che mi avete offerto nel corso del mio mandato, e che hanno reso significativa e gratificante per me questa esperienza. Ad maiora, Giancarlo Cangiano». Così Giancarlo Cangiano, imprenditore, manager con forti interessi personali e familiari nella logistica, nella sicurezza sul lavoro, ha lasciato la presidenza del porto turistico di Capri.
Presidente una lettera garbatissima. I rumors in Piazzetta dicono, invece, che qualcuno l’ha pretesa.
«Non è assolutamente vero. Sono io che, venuto meno il rapporto fiduciario che avevo con l’ex sindaco Marino Lembo che mi ha nominato, ho deciso di rassegnare le dimissioni. Il porto turistico di Capri gode di ottima salute, ho fatto tutto quello che dovevo e potevo per valorizzare la scelta dell’affidamento in house fatto dal Comune. Ci sono riuscito, i bilanci parlano chiaro.
Ora tocca ad altri continuare sulla strada tracciata».
Non vogliamo insistere ma sempre gli stessi rumors indicano proprio nell’ex sindaco Marino Lembo il suo successore.
«Guardi non sono neanche certo che un ex sindaco possa prendere da subito le redini in mano di società in house del Comune. Comunque, quello che posso dire, è che ci vogliono le giuste competenze. Arrivare ai risultati che abbiamo raggiunto non è stato affatto semplice. Io sono abituato a lavorare per obiettivi. Quando mi hanno chiamato abbiamo fissato degli obiettivi e puntualmente sono stati raggiunti. Ora, se si vuole continuare su questa strada è necessario avere ben presente come andare avanti».
Obiettivi raggiunti. Ma quali sono?
«Le ricapitolo l’ultimo comunicato emesso dalla mia presidenza. Dopo un iter molto complesso e innovativo che ha portato il Comune di Capri a deliberare l’affidamento in house del porto turistico per i prossimi 10 anni, con investimenti per 15 milioni di euro, la società Porto turistico di Capri rende noto che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha dato parere favorevole dopo gli approfondimenti richiesti».
Un successo netto.
«Questo risultato si pone come best practice per quelle realtà che intenderanno percorrere la strada di trasparenza, vision e redditività. Gli investimenti riguarderanno servizi, sicurezza, ambiente e sostenibilità. Tutto ciò è stato raggiunto grazie allo studio di fattibilità realizzato in collaborazione con Kpmg, al piano economico finanziario, all’asseverazione e all’elaborazione legale amministrativa dello studio Enrico Soprano per il porto turistico e del “Lentini e Pisapia Atp” per il Comune di Capri. E poi, come dimenticare il plateale successo che il porto turistico di Capri ha avuto con la prova organizzativa del G7 a Capri».
Sì, un lavoro straordinario. Che ora però finisce.
«È vero. Ma preferisco lasciare quando ho portato a termine il compito che mi è stato assegnato.
Sono fatto così, mi piace vincere e avere sempre fiducia intorno».
Lei aveva la fiducia del sindaco Marino Lembo e dell’ex assessore Paola Mazzina.
Nessuno dei due ha più incarichi istituzionali.
«Persone coerenti e corrette. Mi hanno dato fiducia e credo di aver ripagato questa fiducia».
Ma se l’attuale sindaco, Paolo Falco, la richiamasse?
«La risposta sarebbe sempre la stessa. Ho concluso il mio lavoro.
Ora il porto va a gonfie vele, trovate chi deve continuare questo lavoro».
Eppure il porto turistico di Capri non è un porto enorme.
Si tratta solo di avere le intuizioni giuste.
«Esattamente. Credo che con la mia gestione ci sono state le intuizioni e i fatti. Abbiamo aumentato il campo boe, ad esempio, per dare più spazio alla flotta dei charter che continua a crescere. Bisogna saper far collimare gli interessi di tante attività che ruotano intorno a Marina Grande. Non è semplice, ma con il porto turistico ci siamo riusciti».
C’è anche ci dice che è obbligato a restare in sella fino all’approvazione del bilancio.
«Nessuno sforzo, questa incombenza ci sarà a metà luglio.
Bisogna concentrarsi, invece, e lo dico a chi verrà, sui prossimi bilanci che devono continuare ad essere floridi. La legge da questo punto di vista è severissima: le società in house devono produrre, non sottrarre reddito.
Ecco perché dico che bisogna continuare sulla strada tracciata.
Per un porto la stagione 2024 è conclusa con le prenotazioni.
Bisogna già lavorare per il 2025.
Consentitemi di ringraziare per la collaborazione le forze dell’ordine, in particolare la Capitaneria di Porto che ci è stata molto vicino in tutte le nostre cose anche per gestire diciamo i fenomeni collegati all’overtourism e agli imbarchi che ovviamente in un posto come Capri posso diventare problematici».