Anna Maria Boniello Capri – Il decreto Monti sulle semplificazioni fiscali colpisce il casinò di un’elegante e lussuosa nave da crociera, la “Seven Seas Mariner”, battente bandiera bahamense, che per rendere gradevole il soggiorno agli esclusi passeggeri è dotata di una serie di comfort, tra cui fitness, spa, piscine e tavoli verdi. Nell’itinerario della nave, con circa 700 passeggeri a bordo, era inclusa anche la sosta nelle acque del golfo di Napoli. Mentre la nave ormeggiava nelle acque intorno all’isola di Capri e si preparavano a scendere a terra i crocieristi, sono saliti a bordo i funzionari della dogana e i militari del nucleo della guardia di finanza per espletare le operazioni di rito. Controlli di routine prima dello sbarco che però hanno portato i funzionari doganali a ispezionare anche i locali destinati al casinò di bordo. Il gioco alla roulette è uno dei passatempi preferiti dai crocieristi e quindi i doganieri, coordinati dal dirigente dell’ufficio di Capri Augusto Giordano, hanno chiesto di verificare l’ammontare delle monete in cassa e le relative dichiarazioni fiscali che devono essere effettuate nel primo porto di arrivo. Le banconote che erano depositate nella cassa del casinò ammontavano a 120mila dollari ma non esisteva la necessaria dichiarazione che andava sottoscritta e depositata nell’ufficio doganale nel primo porto di arrivo in Italia che è stato accertato essere quello di Livorno, così come prevede la legge italiana in materia di importazione ed esportazione di valute e le cui sanzioni sono state inasprite dal recente decreto legge sulle semplificazioni fiscali varato lo scorso 2 marzo. Le norme prevedono il sequestro del 50 % della valuta importata in eccedenza alla somma di 10mila euro che può introdotta senza necessità di dichiarazione. I funzionari della dogana, guidati dal dirigente Giordano, dopo aver contestato al comandante la violazione, hanno poi proceduto al sequestro dell’importo in eccedenza pari a 60mila dollari, equivalente di 45.820 euro. La somma sequestrata sarà versata nelle casse dello Stato italiano, mentre nessun reato penale è previsto in seguito trattandosi solo di una sanzione amministrativa. Unico neo è quello che il nome della nave da crociera verrà inserito in una “black list” di imbarcazioni che saranno soggette a ulteriori controlli: in caso di recidività verranno aumentate le sanzioni