Mariano Della Corte Capri. Ritrovato nelle acque Capri un’esemplare di tartaruga caretta caretta che è stato affidato alle cure degli esperti della stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli. L’animale, lungo circa 50 centimetri, è stato recuperato da due marinai del porto turistico di Capri, Francesco Di Sarno, il più giovane, e Giuseppe Sorrentino, il più anziano dei due, detto Jeppson, una vita sul mare ed una passione calcistica che gli ha fatto guadagnare il soprannome, che mantiene ancora oggi, del calciatore svedese mito azzurro degli anni ’50. I due marinai, ieri mattina, mentre si trovavano su uno dei moli della banchina dell’esclusivo porto turistico di Capri, hanno avvistato l’esemplare all’imboccatura del porto che galleggiava in condizioni di palese difficoltà e intuendo che fosse in una situazione di pericolo non hanno perso tempo e si sono dati immediatamente da fare per recuperare la tartaruga che è stata trasbordata sulla barca e a portata a terra. Non appena scesi sull’imbarcadero i due si sono accorti che il rettile marino aveva ingerito una lenza da pesca con un grosso amo all’ estremità, motivo per il quale aveva difficoltà sia a nuotare che a respirare.
“Non appena avvistato l’animale e capito che bisognava intervenire in tempi brevi senza perdere minuti preziosi che avrebbero potuto mettere in pericolo la sopravvivenza, ci siamo attivati avvisando le autorità”, hanno raccontato Sorrentino e Di Sarno. È stata immediatamente avvertita la capitaneria di porto, dando vita così in brevissimo tempo ad una vera e propria gara di solidarietà per la salvezza della caretta caretta. I marinai dell'Ufficio Circondariale marittimo della Guardia Costiera di Capri, coordinati dal tenente di vascello Alessandro Sarro, subito intervenuti sul posto dopo la segnalazione del porto turistico, hanno infatti contattato gli studiosi della stazione zoologica napoletana, ricevendo precise informazioni sulle prime cure da prestare all'animale per garantirne la sopravvivenza. In tempi brevi è stato organizzato dalla Guardia Costiera il trasferimento della tartaruga marina nel porto di Napoli grazie anche alla collaborazione degli stessi marinai del porto turistico e dei pescatori di Marina Grande che hanno messo a disposizione grossi contenitori utili per il trasporto in terraferma della testuggine. Fondamentale anche la collaborazione del comando di bordo dell'aliscafo Snav Aquila, sul quale la tartaruga è stata imbarcata, unitamente ad un militare dell'Ufficio Circondariale marittimo di Capri che ha fatto da scorta. L'esemplare di “caretta caretta”, appena due ore dopo il ritrovamento, era già nelle mani degli scienziati della stazione zoologica “Anton Dohrn”, dove la tartaruga verrà curata prima di essere nuovamente immessa nell'ecosistema marino.