Fonte: Il Mattino (ed. Circondario Sud) – 29 ottobre 2024
di Anna Maria Boniello
LA COMUNITÀ
No alla desertificazione invernale dell’isola, Capri non può diventare preda dell’overtourism estivo e cambiare volto nei mesi invernali, trasformandosi in un paese con abitanti, ma strade deserte, negozi chiusi, nessun centro di aggregazione, tranne quelle associazioni sportive che ancora riescono a far fronte a quella solitudine che pervade il territorio. L’amministrazione comunale di Capri, il sindaco Paolo Falco, e comitati che stanno sorgendo, hanno deciso di dare un cambio di rotta riorganizzando eventi nei borghi. Il primo passo domenica quando improvvisamente dopo le ultime partenze dei turisti, la piazzetta si è affollata di capresi e di coloro i quali hanno scelto di vivere a Capri, per partecipare a «Santa Teresa Borgo in Festa» organizzato dal comitato di cui porta il nome, affiancato dal Comune, che propone il recupero delle tradizioni attraverso memorie e la narrazione che si fa storia. Nel dare il via alla serata, il sindaco Paolo Falco, l’assessore agli eventi Melania Esposito, unitamente al consigliere delegato alle tradizioni Mirko Avellino, hanno dichiarato: «Felici della serata al borgo di Santa Teresa e ringraziamo di cuore il comitato e tutte le persone che si sono tanto prodigate per la riuscita della giornata. La nostra amministrazione ha a cuore il recupero delle tradizioni e della storia dell’isola e questa sarà solo la prima di tante occasioni che ci accompagneranno, anche nei mesi invernali, per sentire più forte il senso di comunità». Hanno accolto l’invito oltre un migliaio di capresi che hanno devoluto per un ticket una somma che sarà donata all’associazione locale “Capri senza barriere” e lungo quel tratto di strada seicentesca che parte dalla piazzetta e si inerpica sino all’antico monastero di Santa Teresa si è creato uno scenario insolito con banchetti artigianali, musiche dal vivo, accompagnati dalla banda folkloristica “Scialapopolo”, tanto per mantenere fede alle tradizioni capresi, e per i più piccoli giochi a tema con clown e performance di giochi di prestigio ed, ovviamente, dai ristoranti del borgo, gli assaggi dei piatti tipici, dalla minestra maritata alle pizzelle fritte. «Un progetto che non vuole essere popolare ma che vuole riportare in vita tradizioni ormai sconosciute ai più giovani ed animare la vita invernale caprese che da troppi anni sta cadendo in un lento e inesorabile letargo», ha detto il sindaco Falco, promettendo che il prossimo inverno sarà diverso da tanti altri poiché intende «coinvolgere la comunità per trasferire ai più giovani le caratteristiche che hanno fatto conoscere Capri nel mondo».